BYE BYE TIBERIAS
UNARCHIVE
FRONTIERE
Durata: 82 min
Genere: Documentario
Lingua: Originale con Sottotitoli
Regia: Lina Soualem
Con: Hiam Abbass, Lina Soualem, Um Ali Tabari, Nemat Tabari Abbas, Said Abbas, Omaya Younes, Johayna Hussein Abbas, Buthayna Abbas...
Trama
Poco più che ventenne, Hiam Abbass lasciò il suo villaggio natale palestinese di Deir Hanna, in Galilea, per seguire il suo sogno di diventare attrice in Europa, lasciandosi alle spalle la madre, la nonna e sette sorelle. Si stabilì a Parigi dove ebbe la figlia Lina. Ogni estate, quando Lina era bambina, Hiam la portava al villaggio per visitare la famiglia.
Trent’anni dopo, Lina si imbatte in videocassette degli anni Novanta che ripercorrono le loro vacanze estive palestinesi. Guardando i video riconosce i volti familiari delle donne che hanno segnato la sua infanzia: la madre minore, la nonna Nemat, la bisnonna Um Ali, le sette zie. Sembrano le custodi di un tempio in cui sono conservati tutti i ricordi collettivi e intimi. Lina si rende conto che sua madre non ha mai parlato del motivo della sua partenza. Decide di tornare al villaggio e di interrogarsi sulle scelte coraggiose della madre, sul suo esilio e sul modo in cui le donne della loro famiglia hanno influenzato le loro vite. L’autrice rivisita luoghi perduti, riattiva memorie sepolte, raccoglie storie non raccontate e mette in luce quattro generazioni di donne palestinesi coraggiose che mantengono viva la loro storia grazie alla forza dei loro legami, nonostante l’esilio, l’espropriazione e il dolore.
Bye Bye Tiberiade mette insieme immagini del presente, filmati di famiglia degli anni Novanta e archivi storici per esplorare il modo in cui la memoria, lo spazio, la femminilità e la resistenza si trasmettono da una generazione all’altra. Un viaggio nelle vite di donne che hanno dovuto lasciare tutto e ricominciare da capo, ancora e ancora.
Trent’anni dopo, Lina si imbatte in videocassette degli anni Novanta che ripercorrono le loro vacanze estive palestinesi. Guardando i video riconosce i volti familiari delle donne che hanno segnato la sua infanzia: la madre minore, la nonna Nemat, la bisnonna Um Ali, le sette zie. Sembrano le custodi di un tempio in cui sono conservati tutti i ricordi collettivi e intimi. Lina si rende conto che sua madre non ha mai parlato del motivo della sua partenza. Decide di tornare al villaggio e di interrogarsi sulle scelte coraggiose della madre, sul suo esilio e sul modo in cui le donne della loro famiglia hanno influenzato le loro vite. L’autrice rivisita luoghi perduti, riattiva memorie sepolte, raccoglie storie non raccontate e mette in luce quattro generazioni di donne palestinesi coraggiose che mantengono viva la loro storia grazie alla forza dei loro legami, nonostante l’esilio, l’espropriazione e il dolore.
Bye Bye Tiberiade mette insieme immagini del presente, filmati di famiglia degli anni Novanta e archivi storici per esplorare il modo in cui la memoria, lo spazio, la femminilità e la resistenza si trasmettono da una generazione all’altra. Un viaggio nelle vite di donne che hanno dovuto lasciare tutto e ricominciare da capo, ancora e ancora.
Info
82 min
Genere: Documentario
Lingua: Originale con Sottotitoli
Regia: Lina Soualem
Con: Hiam Abbass, Lina Soualem, Um Ali Tabari, Nemat Tabari Abbas, Said Abbas, Oma...
Trama
Poco più che ventenne, Hiam Abbass lasciò il suo villaggio natale palestinese di Deir Hanna, in Galilea, per seguire il suo sogno di diventare attrice in Europa, lasciandosi alle spalle la madre, la nonna e sette sorelle. Si stabilì a Parigi dove ebbe la figlia Lina. Ogni estate, quando Lina era bambina, Hiam la portava al villaggio per visitare la famiglia.
Trent’anni dopo, Lina si imbatte in videocassette degli anni Novanta che ripercorrono le loro vacanze estive palestinesi. Guardando i video riconosce i volti familiari delle donne che hanno segnato la sua infanzia: la madre minore, la nonna Nemat, la bisnonna Um Ali, le sette zie. Sembrano le custodi di un tempio in cui sono conservati tutti i ricordi collettivi e intimi. Lina si rende conto che sua madre non ha mai parlato del motivo della sua partenza. Decide di tornare al villaggio e di interrogarsi sulle scelte coraggiose della madre, sul suo esilio e sul modo in cui le donne della loro famiglia hanno influenzato le loro vite. L’autrice rivisita luoghi perduti, riattiva memorie sepolte, raccoglie storie non raccontate e mette in luce quattro generazioni di donne palestinesi coraggiose che mantengono viva la loro storia grazie alla forza dei loro legami, nonostante l’esilio, l’espropriazione e il dolore.
Bye Bye Tiberiade mette insieme immagini del presente, filmati di famiglia degli anni Novanta e archivi storici per esplorare il modo in cui la memoria, lo spazio, la femminilità e la resistenza si trasmettono da una generazione all’altra. Un viaggio nelle vite di donne che hanno dovuto lasciare tutto e ricominciare da capo, ancora e ancora.
Trent’anni dopo, Lina si imbatte in videocassette degli anni Novanta che ripercorrono le loro vacanze estive palestinesi. Guardando i video riconosce i volti familiari delle donne che hanno segnato la sua infanzia: la madre minore, la nonna Nemat, la bisnonna Um Ali, le sette zie. Sembrano le custodi di un tempio in cui sono conservati tutti i ricordi collettivi e intimi. Lina si rende conto che sua madre non ha mai parlato del motivo della sua partenza. Decide di tornare al villaggio e di interrogarsi sulle scelte coraggiose della madre, sul suo esilio e sul modo in cui le donne della loro famiglia hanno influenzato le loro vite. L’autrice rivisita luoghi perduti, riattiva memorie sepolte, raccoglie storie non raccontate e mette in luce quattro generazioni di donne palestinesi coraggiose che mantengono viva la loro storia grazie alla forza dei loro legami, nonostante l’esilio, l’espropriazione e il dolore.
Bye Bye Tiberiade mette insieme immagini del presente, filmati di famiglia degli anni Novanta e archivi storici per esplorare il modo in cui la memoria, lo spazio, la femminilità e la resistenza si trasmettono da una generazione all’altra. Un viaggio nelle vite di donne che hanno dovuto lasciare tutto e ricominciare da capo, ancora e ancora.
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