Il browser che stai utilizzando presenta delle incompatibilità con il sito. Ti invitiamo ad installare le ultime versioni di Chrome o Firefox per poter utilizzare tutte le funzionalità.
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

LA TERRA DELL'ABBASTANZA

96 min

Genere: Avventura, Drammatico

Lingua: Italiana

Regia: Damiano D'innocenzo, Fabio D'innocenzo

Con: Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini, Max Tortora, Luca Zingaretti

Il film racconta di Mirko e Manolo due bravi ragazzi della periferia di Roma, fino al momento in cui guidando a tarda notte investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due giovani si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto. Fabio e Damiano D'Innocenzo hanno voluto raccontare com’è facile assuefarsi al male: “I due ragazzi protagonisti uccidono involontariamente un uomo e scelgono la via più facile, quella del silenzio, ma i fantasmi di quest'evento non gli lasciano tregua – hanno spiegato i registi, alla loro prima esperienza cinematografica -. Così cominciano a corazzarsi dai sensi di colpa. Credono sia più facile accumulare ulteriore carico di disumanizzazione invece che ripulirsi da quanto è accaduto. Al punto da non sentire più niente, coscienza compresa”.

96 min

Genere: Avventura, Drammatico

Lingua: Italiana

Regia: Damiano D'innocenzo, Fabio D'innocenzo

Con: Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini, Max Tortora, Luca Zingaretti

Il film racconta di Mirko e Manolo due bravi ragazzi della periferia di Roma, fino al momento in cui guidando a tarda notte investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due giovani si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto. Fabio e Damiano D'Innocenzo hanno voluto raccontare com’è facile assuefarsi al male: “I due ragazzi protagonisti uccidono involontariamente un uomo e scelgono la via più facile, quella del silenzio, ma i fantasmi di quest'evento non gli lasciano tregua – hanno spiegato i registi, alla loro prima esperienza cinematografica -. Così cominciano a corazzarsi dai sensi di colpa. Credono sia più facile accumulare ulteriore carico di disumanizzazione invece che ripulirsi da quanto è accaduto. Al punto da non sentire più niente, coscienza compresa”.
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.