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MET 2017-18 "TOSCA"
MET 2017-18 "TOSCA"
EVENTO 12€
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198 min

Genere: Operistico

Lingua: Italiana

Regia: Leah Hausman

Con: Sonya Yoncheva, Vittorio Griogolo, Bryn Terfel, Patrick Carfizzi

Atto I
Roma, giugno 1860. Cesare Angelotti entra correndo nella Chiesa dì Sant'Andrea della Valle. E' in cerca della chiave che sua sorella ha nascosto per lui ai piedi di una statua della Madonna: con questa potrà aprire la cappella Attavanti dove intende nascondersi dalla polizia che lo insegue. Arriva il sagrestano e quindi il pittore Cavaradossi che sale sull'impalcatura per continuare il suo lavoro sul dipinto di Maria Maddalena. Quando il sagrestano vede il dipinto ne rimane molto sorpreso notando la somiglianza della Maddalena con una giovane donna, che nei giorni precedenti era solita venire a pregare in chiesa.
Quando il sagrestano lascia la chiesa, Angelotti esce dal suo nascondiglio. Dopo aver appreso che Angelotti è appena scappato dalle prigioni di Castel Sant'Angelo, Cavaradossi decide di aiutarlo. Giunge intanto Tosca, una famosa cantante d'opera romana e amante di Cavaradossi. Con fare sospettoso si precipita dentro domandando se era una donna la persona con cui stava parlando. Cavaradossi con non pochi sforzi riesce a convincere Tosca che non stava parlando con nessuno. I due si danno appuntamento all'uscita dei teatro dopo lo spettacolo. Cavaradossi, distratto dal pensiero di Angelotti, preoccupa Tosca. L'uomo invece cerca solo di proteggerla, nascondendole la presenza di Angelotti. Uscita Tosca, Angelotti espone a Cavaradossi il suo piano dì fuga dal perfido Scarpia, il dispotico capo della polizia. Ma il pittore gli offre rifugio in una stanza segreta a cui si accede da un pozzo nel giardino. Si sente un colpo di cannone: la fuga di Angelotti è stata scoperta e Scarpia non tarderà ad arrivare fino alla chiesa. I due uomini se ne vanno in tutta fretta. Il sagrestano ritorna con buone notizie: Napoleone è stato sconfitto e a Palazzo Farnese ci sarà una festa in cui Tosca si esibirà. Le scene di gioia per la notizia della sconfitta di Napoleone sono interrotte dall'arrivo di Scarpia seguito dal suo scagnozzo Spoletta e da altri poliziotti. Dirigendosi verso la 'Cappella Attavanti trova un ventaglio con lo stemma della famiglia Attavanti. Scarpia comprende il ruolo della sorella di Angelotti nella fuga del prigioniero e guardando il ritratto di Maria Maddalena con le sembianze della donna chiede chi sia stato a dipingerlo. li nome di Cavaradossi non gli è certo nuovo. Il pittore è infatti un personaggio sospetto, un rivoluzionario, nonché amante di Tosca. Tosca ritorna in chiesa e si mostra sorpresa di non vedere Cavaradossi al lavoro. Scarpia le insinua che Cavaradossi le è infedele...
Atto II
Palazzo Farnese. Scarpia aspetta con ansia notizie di Cavaradossi e Angelotti. Da una finestra lasciata aperta si sente il suono dell'orchestra nella festa per celebrare la sconfitta dì Napoleone. Tosca non è ancora arrivata ma il suo amore per Cavaradossi la condurrà da lui. Intanto Cavaradossi è stato arrestato. Davanti a Scarpia il pittore, nonostante le minacce di tortura, nega di sapere dove si trova Angelotti. Compare sulla scena Tosca che, lasciata sola con Scarpia, non rivela il nascondiglio di Angelotti. Le urla di Cavaradossi per le torture subite la costringono a parlare. Per salvare il suo amante Tosca deve rassegnarsi a soddisfare la bramosa passione che il barone nutre nei suoi confronti.
Inginocchiata di fronte a Scarpia,Tosca lo prega di essere clemente. Arriva intanto Spoletta, il quale annuncia che Angelotti si è suicidato e che tutto è pronto per l'esecuzione di Cavaradossi. Tosca si convince allora che l'unico modo di salvargli la vita è di cedere alle lusinghe di Scarpia.
Scarpia ordina di preparare per Cavaradossi una falsa esecuzione e promette a Tosca dì scrivere un salvacondotto per fuggire da Roma. Tosca nota sulla scrivania un coltello affilato, lo afferra e pugnala il barone.
Atto III
Tosca arriva nella prigione di Cavaradossi, gli mostra il salvacondotto e gli spiega le circostanze che hanno portato alla morte di Scarpia.
Gli spiega anche come avverrà la falsa esecuzione. Vengono sparati dei colpi, l'uomo cade a terra e sul suo corpo viene gettato un mantello. Tosca allora aspetta fino a quando Spoletta e gli altri soldati si allontanano, sussurando a Cavaradossi di non muoversi. Quando tutti se ne sono andati Tosca chiama Cavaradossi ma l'uomo non si muove e con orrore scopre l'inganno di Scarpia. Alcune voci dicono che Scarpia è stato ucciso e che Tosca non deve fuggire. Spoletta corre verso di lei ma la donna riesce a respingerlo e si precipita verso il parapetto. Si getta nel vuoto dandosi così la morte.

198 min

Genere: Operistico

Lingua: Italiana

Regia: Leah Hausman

Con: Sonya Yoncheva, Vittorio Griogolo, Bryn Terfel, Patrick Carfizzi

Atto I
Roma, giugno 1860. Cesare Angelotti entra correndo nella Chiesa dì Sant'Andrea della Valle. E' in cerca della chiave che sua sorella ha nascosto per lui ai piedi di una statua della Madonna: con questa potrà aprire la cappella Attavanti dove intende nascondersi dalla polizia che lo insegue. Arriva il sagrestano e quindi il pittore Cavaradossi che sale sull'impalcatura per continuare il suo lavoro sul dipinto di Maria Maddalena. Quando il sagrestano vede il dipinto ne rimane molto sorpreso notando la somiglianza della Maddalena con una giovane donna, che nei giorni precedenti era solita venire a pregare in chiesa.
Quando il sagrestano lascia la chiesa, Angelotti esce dal suo nascondiglio. Dopo aver appreso che Angelotti è appena scappato dalle prigioni di Castel Sant'Angelo, Cavaradossi decide di aiutarlo. Giunge intanto Tosca, una famosa cantante d'opera romana e amante di Cavaradossi. Con fare sospettoso si precipita dentro domandando se era una donna la persona con cui stava parlando. Cavaradossi con non pochi sforzi riesce a convincere Tosca che non stava parlando con nessuno. I due si danno appuntamento all'uscita dei teatro dopo lo spettacolo. Cavaradossi, distratto dal pensiero di Angelotti, preoccupa Tosca. L'uomo invece cerca solo di proteggerla, nascondendole la presenza di Angelotti. Uscita Tosca, Angelotti espone a Cavaradossi il suo piano dì fuga dal perfido Scarpia, il dispotico capo della polizia. Ma il pittore gli offre rifugio in una stanza segreta a cui si accede da un pozzo nel giardino. Si sente un colpo di cannone: la fuga di Angelotti è stata scoperta e Scarpia non tarderà ad arrivare fino alla chiesa. I due uomini se ne vanno in tutta fretta. Il sagrestano ritorna con buone notizie: Napoleone è stato sconfitto e a Palazzo Farnese ci sarà una festa in cui Tosca si esibirà. Le scene di gioia per la notizia della sconfitta di Napoleone sono interrotte dall'arrivo di Scarpia seguito dal suo scagnozzo Spoletta e da altri poliziotti. Dirigendosi verso la 'Cappella Attavanti trova un ventaglio con lo stemma della famiglia Attavanti. Scarpia comprende il ruolo della sorella di Angelotti nella fuga del prigioniero e guardando il ritratto di Maria Maddalena con le sembianze della donna chiede chi sia stato a dipingerlo. li nome di Cavaradossi non gli è certo nuovo. Il pittore è infatti un personaggio sospetto, un rivoluzionario, nonché amante di Tosca. Tosca ritorna in chiesa e si mostra sorpresa di non vedere Cavaradossi al lavoro. Scarpia le insinua che Cavaradossi le è infedele...
Atto II
Palazzo Farnese. Scarpia aspetta con ansia notizie di Cavaradossi e Angelotti. Da una finestra lasciata aperta si sente il suono dell'orchestra nella festa per celebrare la sconfitta dì Napoleone. Tosca non è ancora arrivata ma il suo amore per Cavaradossi la condurrà da lui. Intanto Cavaradossi è stato arrestato. Davanti a Scarpia il pittore, nonostante le minacce di tortura, nega di sapere dove si trova Angelotti. Compare sulla scena Tosca che, lasciata sola con Scarpia, non rivela il nascondiglio di Angelotti. Le urla di Cavaradossi per le torture subite la costringono a parlare. Per salvare il suo amante Tosca deve rassegnarsi a soddisfare la bramosa passione che il barone nutre nei suoi confronti.
Inginocchiata di fronte a Scarpia,Tosca lo prega di essere clemente. Arriva intanto Spoletta, il quale annuncia che Angelotti si è suicidato e che tutto è pronto per l'esecuzione di Cavaradossi. Tosca si convince allora che l'unico modo di salvargli la vita è di cedere alle lusinghe di Scarpia.
Scarpia ordina di preparare per Cavaradossi una falsa esecuzione e promette a Tosca dì scrivere un salvacondotto per fuggire da Roma. Tosca nota sulla scrivania un coltello affilato, lo afferra e pugnala il barone.
Atto III
Tosca arriva nella prigione di Cavaradossi, gli mostra il salvacondotto e gli spiega le circostanze che hanno portato alla morte di Scarpia.
Gli spiega anche come avverrà la falsa esecuzione. Vengono sparati dei colpi, l'uomo cade a terra e sul suo corpo viene gettato un mantello. Tosca allora aspetta fino a quando Spoletta e gli altri soldati si allontanano, sussurando a Cavaradossi di non muoversi. Quando tutti se ne sono andati Tosca chiama Cavaradossi ma l'uomo non si muove e con orrore scopre l'inganno di Scarpia. Alcune voci dicono che Scarpia è stato ucciso e che Tosca non deve fuggire. Spoletta corre verso di lei ma la donna riesce a respingerlo e si precipita verso il parapetto. Si getta nel vuoto dandosi così la morte.
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.
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